ORISTANO.
È ufficiale: alla messa di insediamento del nuovo arcivescovo, la
Polifonica Arborense (nella foto) non canterà. Niente coro, niente
mottetti, nessuno dei 50 cantori intonerà qualcosa, nè durante la
processione d’ingresso né all’offertorio, come invece prevedeva il
programma iniziale. Tutto cambiato e a deciderlo, è stato niente meno
che monsignor Pier Giuliano Tiddia.
Sì, l’arcivescovo, attualmente in attesa dell’insediamento di monsignor Ignazio Sanna, amministratore apostolico.
Così ha infatti siglato l’ordinanza con la quale dispensa la corale
dalla partecipazione alla cerimonia di ordinazione ed insediamento del
nuovo presule. Una decisione che risale a meno di una settimana fa e
comunicata allo stesso maestro della polifonica metropolitana,
monsignor Clemente Caria, con una nota ufficiale.
In tutto otto righe, piuttosto esplicative e che in buona sostanza,
riversano la responsabilità della grave decisione (nel senso che la
Polifonica è la cappella ufficiale del duomo) allo stesso monsignor
Clemente Caria: «Atteso che da vari mesi è praticamente impossibile
comunicare direttamente col maestro della Polifonica Metropolitana
Arborense, si dispensa la detta corale dalla partecipazione musicale
alla cerimonia del 25 giugno», conclude infatti la lettera di “congedo”
del coro ufficiale della cattedrale, dall’impegno a partecipare alla
funzione solenne che domenica 25 sarà addirittura presieduta dal
cardinale Camillo Ruini.
Una dispensa che per Clemente Caria e il
suo coro, certo, rappresenta un duro colpo: «Ammetto che la lettera di
monsignor Tiddia ci ha messo tutti in uno stato di estremo imbarazzo»,
dice il maestro del coro, «Probabilmente io stesso, a malincuore,
difficilmente assisterò alla funzione. Poi ci sarà tempo e modo per
spiegare tutto a monsignor Sanna».
Ma aggiunge: «Per chiarezza si
sappia che ho partecipato alle riunioni, ho presentato, come previsto,
il programma dei nostri interventi. Che comprendevano anche un mottetto
composto appositamente per il nuovo arcivescovo. E sia chiaro: fra me e
l’organista ufficiale, don Graziano Orro, non c’è motivo di attrito». Già, Graziano Orro, il maestro Orro: suonerà solo lui alla messa del giorno 25.
A Oristano, chi capisce di musica sacra, sa che entrambi - sia Clemente Caria che Graziano Orro - sono due grandi artisti.
E a questo punto diventa davvero difficile capire cosa stia accadendo
in Curia, tanto da non riuscire a mettere assieme le due potenzialità
che con la loro arte avrebbero dato certo maggiore solennità per
un’occasione come la messa di ordinazione e insediamento del nuovo
arcivescovo. (m.c.) |